Critica di "Nessuno è solo"
Tarantola d'Africa
E' il brano di apertura di "Nessuno è solo", il terzo capolavoro di Tiziano Ferro, e di certo
l'artista non ci delude con questa canzone di enorme impatto, sia dal punto di vista melodico
che da quello dei contenuti.La si potrebbe definire il "manifesto" dell'autore che, con strofe
di ampio respiro ritmico, in un crescendo di violini, ci conduce nel suo mondo, il mondo di
chi ha raggiunto la fama, nella sua duplice veste di sogno e di incubo.Con una poetica metafora,
Tiziano paragona se stesso ad un animale spaventoso e affascinante ad un tempo, la tarantola:
come il ragno, infatti, sa che grande è il suo potere di seduzione sul pubblico,ma altrettanto grande
lo scotto da pagare che il successo impone.Solitudine interiore,la necessità di mostrare un volto
eternamente improntato al sorriso, anche quando è buio dentro, la consapevolezza di generare
amore a attrazione, ma anche odio, critiche, rivalità. L'uomo di spettacolo, nell'immaginario di
Ferro, vive racchiuso nella sua scatola di plexiglas che lo difende dalla folla , che difende la folla
stessa dal suo carisma, ma che, inevitabilmente, lo isola come un idolo pagano.In questo tema
si è svelato con estrema, commovente sincerità e la bellezza della composione, perfetta anche
nella esposizione formale, è sorretta da una musica di grandissima forza emotiva e di estrema bellezza
che ,ancora una volta, lo conferma come cantautore di eccezionale talento.
Ti scatterò una foto
Eccoci proiettati nella sfera degli affetti piu' intimi di Ferro. Mai cm in questo album, il nostro narra
del suo vissuto sentimentale senza filtri.La canzone in questione è dunque dedicata ad un amore
della tarda adolescenza che gli ha regalato momenti di intensa gioia , ma anche di amara delusione
e di ansie.Anche in codesta traccia, Tiziano lascia trasparire tutta quanta la sua estrema sensibilità
nn solo di musicista ma anche di uomo romantico e a volte sognatore.Molto apprezzata dal pubblico
e trasmessa a ripetizione in tutte le radio,"Ti scatterò una foto" appartiene ad un stile musicale che io
definirei quasi funky,con quella chitarra che funge da sottonfondo, piuttosto insolito da reperire nel repertorio dell'artista, ma assai orecchiabile e piacevolissima all'ascolto.
Ed ero contentissimo
Un'altra canzone di Tiziano, un'altra bomba di emozioni, un incontro- scontro con i sentimenti piu profondi e piu' laceranti. Si tratta di un altro brano prettamente intimistico, un'altra rivelazione a cuore
aperto del sentimento amoroso che, a suo tempo ,fu in parte
celato, vissuto sì,ma non fino in fondo dichiarato neppure alla persona cui la canzone è dedicata, la stessa,
tra l'altro, di "Ti scatterò una foto".Il testo, schiettamente autobiografico, si dipana su note melodiche, a volte lente,culminanti in un
falsetto di incredibile difficoltà tecnica, quale solo Tiziano, lasciatemelo dire, è in grado di affrontare
catturando il cuore e l'anima dell'ascoltatore con un'intensità che lascia senza fiato. La prima volta che
ascoltai questa traccia "live" fu per me un momento incredibilmente toccante: eravamo a Roma, alla sala
Sinopoli dell'auditorium ove Tiziano rilasciava una lunga intervista e diede facoltà al pubblico di scegliere una canzone
di "Nessuno è solo" che avrebbe cantato da vivo. Io fui una di coloro che richiesero a gran voce "Ed ero
contentissimo" e Tiziano acconsentì. Nel teatro si fece silenzio e la sua voce risuonò piu' potente,
piu' bella, piu' limpida ed emozionante che mai! Fu un'esecuzione assolutamente xfetta ma , nel contempo,
sconvolgente per l'eccezionalità dell'intepretazione. Quel crescendo del ritornello è qualche cosa di unico, qualcosa che è ancora una volta manifestazione di una sensibilità artistica e di una padronanza del suono al sommo delle pontenzialità di una cantautore.
Stop!Dimentica
Dalle ballads all'italiana, ecco un'inversione di stile con una canzone che definire "movimentata" è poco!
"Stop!Dimentica" è stata ai vertici delle hits piu' ascoltate e piu' vendute per mesi, la si poteva ascoltare ovunque ed è stata anche singolo di lancio dell'album. Un pop contraddistinto da un ritmo "pulsante",
terribilmente trascinante, che ti entra nelle vene, che induce a muoversi e a ballare sfrenatamente.Un pezzo fantastico , che non stanca mai, che vorresti ascoltare e riascoltare e poi ascoltare ancora, gradevole per l'orecchio in modo estremo e, devo dire, interpretato da Tiziano con una carica travogente,con una sensualità nei gesti nei toni e negli sguardi indimenticabile.Fui fortunata spettatrice della sua performance il 31 maggio '06, allorchè la nostra Ugola d'ora
di Latina registro' presso gli studi di Top of the Pops e di Cdlive e, di nuovo, rimasi elettrizzata, sconvolta, eccitata dalla sua sopredendente carica vitale, dalla sua forza interiore, dal suo modo di comunicare sia con la voce che con la mimica e con il piu' semplice dei gesti. Ecco,dunque, "Stop! Dimentica", canzone così veloce e ballabile, ma, nella sostanza, latrice di un messaggio importante e profondo che si potrebbe sintetizzare nell'invito a vivere con un pizzico di leggerezza in piu', a razionalizzare le emozioni senza divenirne completamente preda, fors'anche a non prendersi troppo seriamente.
E fuori è buio
Si tratta dell'unica traccia dell'album composta a quattro mani insieme ad una cantautrice romana, Diana Teejra.Ferro ne è cmq autore del testo e, in parte, anche della musica. E come potrebbe non esserlo quando ci troviamo
di fronte ad un altro brano dagli accenti tanto romantici e commoventi? Qui il nostro Usignolo si mostra
in tutta la sua sensibilità, la sua fragilità e il suo modo inconfondibile di esprimere tenerezza ed ansia con il
linguaggio piu' poetico del mondo, sorretto da una base melodica di tutto pregio. Il video relativo, nato da un sogno di Tiziano , ha suscitato scalpore, applausi e consensi , ma anche polemiche, causa il contenuto ideato
da lui stesso e svolto come una storia d'amore tra vampiri.Ovviamente, chi si aspettava un clip "zuccheroso", ne è rimasto shoccato: ma se c'è chi è rimasto allibito, molti altri, credo la maggior parte, come la sottoscritta,
hanno amato ed amano questo lavoro di Tiziano per la straordinaria passionalità che trasuda, per la drammaticità del tema che fa da "contraltare" , in taluni momenti, alla sua naturale, apparente solarità.Tengo a sottolinearne, inoltre, la perfezione stilistica e la bravura degli attori : Tiziano in primis e, in seconda battuta, la patner artistica.
Salutandotiaffogo
Un'altra immersione nell'universo delle ballate all'italiana di Ferro, stupefacente nel creare sempre nuovi
accordi armonici e strofe che sembrano generate con la musica stessa. Un'altra traccia meravigliosa,
immensamente toccante, permeata di lancinante malinconia, di accorato dolore. La considero una delle canzoni
piu' commoventi dell'album, sicuramente sincera, credo anche di stampo nettamente autobiografico.
Sa parlare al nostro cuore di solitudine, di smarrimento, di nostalgia che non muore mai, dell'incapacità di
esprimere i proprio sentimenti, talvolta per pudore, talvolta per timore di soffire piu' di quanto si sia mai fatto.
Ne emerge un disperato bisogno di amore che Tiziano lascia esplodere nei proprio pezzi con lacerante,
disarmante evidenza. Mai nessuno ha la sua dolcezza, mai nessuno sa usare con
altrettanta perizia la proprio voce, già di per sè eccezionalmente dotata, ma sostenuta anche da una tecnica
xfetta, quale solo un professionista come lui è in grande di gestire. "Salutandotiaffogo" con con la sua duplice
interpretazione di "Salutandoti affogo" e "Salutando ti affogo" esprime una richiesta d'aiuto, un bisogno di essere compreso, un "affanno" nel vivere che "segna" nell'animo chi la ascolta e non si fa dimenticare.
E Raffaella è mia
Tiziano sa stupirci ancora con questo pezzo dal ritmo indiavolato che ricorda un pop anni 70' e per questo
ancor piu' si adatta all'artista cui è dedicata, Raffaella Carrà, vero "monumento" del mondo dello spettacolo
nn solo in Italia ma pure in Spagna e tutta quanta l'America latina.In occasione delle sue perfomarmances
oltreoceano, il nostro Usignolo di Latina, ha avuto modo di confrontarsi con la grande ammirazione che il pubblico
nutre per la Raffa nazionale,e , sia per celebrarne la bravura che per esternarle tutto quanto il suo affetto e la sua devozione di fan quando era un bambino o poco piu',ha voluto scrivere questa canzone , dapprima osteggiata
dai suoi discografici, ma trionfalmente accolto dalla gente, sin dai primi ascolti. "" E Raffaella" è mia è stata, difatti,una delle tracce piu' richieste a gran voce durante i concerti del tour che, nel corso del 2007, lo ha portato in giro in Italia e all'estero.Veramente difficile non scatenarsi saltando e ballando sul queste note dal ritmo
martellante, scandito ed incalzante che si impenna in un ritornello tra i piu' ironici e divertenti che si siano mai sentito nella storia della nostra musica. Tiziano è sentimentale, ma anche allegro, vivace, dinamico,esplosivo,
sa sorridere di se stesso e lo dimostra appieno nel video da lui interamente creato dove appare nella triplice veste di conduttore, di se stesso in qualità di cantante e di fan sfegatato. Una grandissima, immensa, soprendente prova di verve comica che ne contraddistingue la personalità, velata a volte di malinconia, ma sempre illuminata da una capacità di vedere, alla fine, in positivo e di appagare il suo pubblico non solo con note e parole d'amore ma anche con delizioso, irresistibile sarcasmo.
La paura che
Sarebbe per me una fatica improba stilare una classifica delle canzoni di Tiziano da me piu' amate, poichè sn tutte stupende, ma "La paura che" occupa un posto speciale nel mio cuore. Lo occupa perchè ogniqualvolta la ascolto, muoio di emozione, perchè è somma per perfezione stilistica, irraggiungibile per il phatos che riesce a creare, struggente per il tema che vi si propone: quello , appunto, della paura che avvelena spesso le storie d'amore, che ci impedisce di "sfiorarci" l'anima,che ci fa sentire e vivere lontani anche quando i nostri corpi si fondono...E' un brano dagli accordi lenti che ogni volta mi fa piangere dentro, perche' vi ritrovo tutta la passione di Tiziano, tutti i suoi dubbi, ogni sua fragilità , il nucleo della sua angoscia e, come sintetizzato, l'incapacità di lasciarsi andare, a volte di "credere" e di vivere l'amore fino in fondo x timore di soffrire.La musica è di incredibile bellezza, suscita intensissima commozione, suggerisce di per se' immagini di un rapporto difficile; la melodia man mano si dipana in un crescendo che sembra accompagnare l'incalzare quasi straziante delle emozionie per liberarle, infine, in note acute che solo la voce possente ed incredibilmente estesa di Tiziano può affrontare. Sono momenti da brivido anche perchè ritengo che questa canzone sia la chiave di lettura dell'album, posto che anche nel book ad esso accluso,il tema della paura, inteso in senso lato,è dominante, è il punto focale per capire situazioni, stati d'animo, scelte, rinunce e stati di ansia che non appartengono solo al nostro Usignolo pontino, bensi' a tutti quanti noi che nelle composizioni sue ci ritroviamo a pieno titolo e sempre ci stupiamo di quanto lui, supremo Artista, sappia tradurre in versi ed in musica sentimenti universali.
Baciano le donne
Un titolo che intriga e che fa presagire, con ragione, un pezzo piu' "caldo", piu' hot rispetto alle altre tracce da me citate. Durante l'intervista all'Auditorium a Roma, Tiziano disse che "Baciano le donne" parla della perdita del controllo e dell'abbandono, in certi casi temporaneo, dei freni inibitori.Tuttavia, come sempre , da cantantautore raffinato e da uomo sensibile quale è,non cade nella volgarità e riesce a sottintendere ed a suggerire la trasgressione, senza esporla in modo sfacciato ed urtante.In fondo lascio modo anche alla nostra fantasia di intuire, di "creare" personaggi,luoghi ed atmosfere a seconda della nostra natura e delle esperienze personali. Ferro traccia un "canovaccio", come nella commedia dell'arte, su cui noi possiamo "ricamare" eventi, pulsioni, cose e persone proiettati dal nostro io, dal vissuto alle nostre spalle e dal contesto che ci circonda.Con il tocco geniale che lo contraddistingue,
Ferro accomagna il testo con un R & B originalissimo, con un sound dalle metrica secca di enorme efficacia,con un ritmo coinvolgente che xfettamente si sposa con l' "ambiguita'" del testo, il tutto assolutamente esaltato da uno strepitoso arrangiamento. Tiziano canta il pezzo con sopraffina maestria: la sua voce è vibrante, sensuale, seducente, si cimenta in dissonanze e falsetti che fanno anche di "Baciano le donne" un autentico, indimenticabile capolavoro.
Già di guarda Alice
Com'è evidente, la penultima canzone presta il nome al cd poichè, attraverso di essa,l'autore lancia una importantissima esortazione al suo pubblico, infondendogli una siringata di ottimismo che lo porta ad esorcizzare il fantasma della solitudine. In piu' occasioni, Tiziano ha affermato di avere voluto
intendere come, in realtà, la solitudine non sia un mostro da evitare a qualsiasi costo, bensì che va' affrontata ed accolta come momento di crescita e di
autoanalisi. In fondo, si sente davvero solo chi non sta bene con se stesso, fermo restando che , nella sua concezione, chi si "apre" agli altri trova sembra qualcosa e che, sovente, quando ci sentiamo isolati ed incompresi è perche' noi per primi abbiamo creato una barriera che ci impedisce intessere un rapporto profondo e stimolante con il resto del mondo.Sulla scia di queste considerazioni positive, Tiziano dedica la canzone alla nascita
della bimba del cugino, evento che ha prodotto in lui grande gioia e commozione e che riveste il significato della vita che sempre si rinnova portando
una ventata di entusiasmo, di felicità e di speranza nel futuro. Ispirato da cosi' importanti sentimenti, ha composto un'altra magnifica melodia tipicamente italiana,gioiosa e di grande respiro, e sempre eseguita in modo ineguagliabile da quel suo portento di voce, anche qui potente, calda,svettante cristallina nelle note piu' alte ed incomparabilmente pregnante ed avvolgente in quelle piu' basse.
Mio fratello
Siamo dunque alla fine dell'album: l'ultimo pezzo celebra l'amor fraterno in modo soffuso, profondo, molto toccante, quasi sussurandolo, con impagabile lievità, su note di estrema dolcezza, per lo piu' lente, ma a volte inaspettatamente così acute e vibranti da fare accapponare la pelle. Di grandissimo interesse la chiave di lettura del testo: difatti Tiziano riveste il duplice ruolo di se stesso e del fratello Flavio ,in quanto si tratta di una specie di dialogo interiore, in cui pensieri e sentimenti potrebbero essere indifferentemente attribuiti a lui nei confronti di Flavio od a Flavio nei suoi confronti, tanto sono
simili, come Tiziano ha piu' volte affermato, pur nelle diversità. Io lo trovo un brano terribilmente emozionante, tenerissimo negli accenti, ma anche
sincero in modo disarmante ed assolutamente privo di retorica, giacchè vi descrive un rapporto vero, reale, con i suoi alti ed i suoi bassi, con le sue affinità e le sue incomprensioni, con le sue ombre e le sue luci. Con questo Ferro ha concluso il suo 3^ l'album dedicando il "finale" ad una delle persone piu' importanti della sua vita, se nn la piu' importante e noi siamo qui a pregustare il prossimo, futuro capolavoro: A.M.E. !!!!
venerdì 21 agosto 2009
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