L'ineluttabile
Oscuro presagio,
mentre la notte allunga le sue catene
a strangolare il futuro della gente.
Il fuoco rosso del cuore
batte
infrangendo i mille cristalli della tenerezza;
ignoro se domani ci sarai,
forse l'incudine
ha forgiato per noi un diverso destino
oppure la passione conta i suoi pochi assi
e vuol concludere la partita.
Vorrei unirmi alle rondini migranti,
sfruttando l'alito dei venti alisei
che liberano l'anima.
Il fiato possente del giorno
può spezzare le catene.
Il mio Io è immortale,
il corpo lo segue a fatica,
i ricordi sono frutti infantili
prima acerbi, ora marci,
il sole ruota impazzito.
Tutto sembra confondersi nel nucleo dell'essenza,
tu non ne facevi parte
e, all'ultimo giro di poker,
hai detto “passo”.
Non credere: io sono già volata via;
liberatorio è perderti .
Dall'alba al tramonto io sono la vita.
martedì 22 settembre 2009
altra poesia
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