giovedì 16 luglio 2009

Sempre per Titi

Re-ciao, bellissimo !!! :)
Come promesso, eccomi di nuovo per postarti una mia poesia.
Si intitola .

LA TIGRE
La gelosia è una tigre dagli artigli acuminati e assassini,
che se ne sta acquattata nell'oscura foresta delle passioni,
sempre vigile e mai sazia.

Ha gli occhi verdi del demonio,
è irrequieta ed implacabile,
pronta a ghermirti anche nel giorno piu' sereno,
quando tutto sembra scorrere calmo e pacifico
come un vecchio fiume stanco.
Ma è proprio allora,
nell'attimo stesso in cui la felicità ti sorride,
che il tuo cuore ha un sobbalzo
e uno smarrimento senza fine ti precipita
sull'orlo dell'abisso.
Ah! Vorresti non aver mai colto
quello sguardo complice del tuo amato
rivolto all'essere immondo
che tu vedi tua rivale.
Vorresti che non esistesse un'altra donna
sulla faccia della terra,
le altre "femmine",
tutto quel genere di seni, cosce,
glutei, occhi, labbra,
capelli,mani, voci,
sorrisi, gesti...!
E' all'apparire di questo mondo
di seduzioni sottili, sospettate,
sottintese, sopravvalutate,
sopportate o scansate,
che la tigre si risveglia e agisce.
Ah! Il tuo guinzaglio di diamanti
non la frena: non c'è gioiello, non c'è oro
nè qualsivoglia lusinga che possa domarla,
addomesticarla, placarla.
Un salto felino ed ecco che ti afferra,
si impadronisce di te, si ciba della tua fragilità,
delle tue insicurezze rosso sangue,
ti uccide insieme alle tue certezze.
Ora è te e tu sei lei: le tue unghie
sono il suo artiglio,
i tuo denti le sue zanne.
il tuo occhio il suo sguardo di brace.
Vuoi colpire, vuoi ferire,
vuoi distruggere,
qualunque cosa è nel tuo cuore di tigre
pur di fermare la ruota dell'amore che, rapida
ed inarrestabile, conduce lontano,
sul carro del destino un'altra donna
con il tuo amato.
Il cuore batte all'impazzata
per il dolore,
le notti sono buchi neri
tra la luce trascinata e sofferta
di giorni che van perdendo la speranza.
La tigre è inferocita
al cospetto dell'evidenza
che diviene sempre piu evidente,
quasi al confine della realtà indiscutibile.
I ricordi sono azzurri uccelli del paradiso
che stuzzicano le carni della belva,
lacerata dal dubbio,
dilaniata dall'amore,
schiava assoluta della passione.
E così i suoi canini azzannano,
i suoi occhi fulminano,
le sue fauci urlano,
le sue unghie affondano,
finchè, un giorno,...il risveglio!
Le nubi minacciose si allontanano all'orizzonte,
il sole ha ancora il suo abito d'oro,
gli uccelli intonano un canto gioioso come non mai,
la fine era solo immaginata,
la minaccia scioccamente paventata!
L'amore finalmente spera;
solo la gelosia dagli occhi di tigre
ancora, in sordina, dispera....


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